Attenzione, sei nella versione vecchia del sito, non più aggiornata.
Ti invito a cliccare qui per accedere alla nuova versione del sito.

Esperanto

BenvenutoCalabreseCalabbrisiEsperantoMultimediaCultura e musicaPolaccoContattami

Novaĵo! Kiel skribi en Esperanto per komputilo: Esperanta Klavaro! (EK!) kaj aliaj iloj por multaj S. O.
+ historio de Unikodo kaj UTF-8 (en Esperanto)

Novità. Scrivere l'esperanto al computer: Esperanta Klavaro! (EK!) e strumenti per vari sistemi operativi
+ storia di Unicode e UTF-8 (in italiano)

Partiamo dall'inizio con un po' di storia, però chi già pensa di saperne abbastanza di parole, ma vuole avere un'idea pratica sulla lingua esperanto e i suoi meccanismi, può scaricare subito i "Rudimenti di esperanto". Alla fine dei "rudimenti", anche materiale per approfondire la lingua.

Indice

  1. INTRODUZIONE
  2. BREVE STORIA DELL'ESPERANTO
  3. CENNI DI FILOSOFIA, DISCUSSIONI E CARATTERISTICHE LINGUISTICHE
  4. RISORSE PER IMPARARE L'ESPERANTO GRATIS
  5. APPROFONDIMENTI
  6. PRATICA, TESTI E LIBRI GRATUITI IN ESPERANTO

INTRODUZIONE

"Ci fu un giorno sulla terra, in cui gli uomini presero a costruire una torre, che nei progetti doveva essere tale da raggiungere il cielo. Il Signore, dall'alto della sua sapienza, vedendo una tale presunzione nell'animo umano, decise di dividere tutte quelle genti, unite in un progetto destinato comunque al fallimento (oggi lo sappiamo o crediamo di saperlo, dall'alto dei nostri grattacieli, quanto il firmamento è lontano). E fece ciò, non con cataclismi o piogge di fuoco, ma in modo più semplice, Egli mise nelle loro bocche lingue differenti, in modo che quell'unico grande popolo fosse diviso, e la torre  rimase un inutile ammasso di pietre, ricordata per sempre come Torre di Babele".

Dopo quel giorno, molti sognarono un mondo in cui una sola, semplice lingua fosse usata come tramite per tutti i rapporti umani al di fuori dei singoli popoli. I romani a loro tempo diffusero la loro lingua in tutto il mondo a loro conosciuto. L'Europa, dalla penisola Iberica alle Isole Britanniche fino alla Romania (l'antica Tracia) parlava latino; il Nord Africa ed il Medio Oriente altrettanto. Anche il Greco era all'epoca popolarissimo nell'Impero, per cui con queste due lingue si poteva andare dovunque. Ma sembra proprio che tutto abbia una fine, e anche quello che allora era chiamato mondo, era solo una piccola parte del nostro pianeta. I confini si facevano più grandi, e, da che mondo è mondo, il conquistato deve subire la supremazia del conquistatore. Così andò che il francese, l'arabo, l'inglese, il portoghese e lo spagnolo sono oggi più parlati in Africa, America, Australia e nel mondo, piuttosto che nei luoghi originari di queste lingue, e l'elenco potrebbe continuare (poveri noi, anche l'Italia ci ha provato...). Come disse A.G. Jama, scrittore spagnolo:

"E’ umiliante per le piccole nazioni essere costrette ad imparare le lingue delle grandi".

BREVE STORIA DELL'ESPERANTO

Filosofi ci hanno filosofeggiato sopra, tanti lo hanno sognato. Ma qualcuno invece, un giorno, decise di mettere per iscritto quanto da tempo gli girava in testa. Il risultato, per lasciarlo dire a chi di lingue se ne intende, è stato così commentato da B. Major, professore latinista nella Università di Cambridge:

"Io or ora ho assistito al miracolo della Pentecoste, alla scoperta di un nuovo mondo, il cui Cristoforo Colombo è Ludovico Lazzaro Zamenhof, creatore dell’Esperanto".

Il signor (dottore) Zamenhof, creatore dell'esperanto, nonostante avesse una grande conoscenze di varie lingue, non era un grande letterato o scrittore, bensì un semplice oculista (certe volte si ha più bisogno di "tecnici" che di filosofi) con un grande sogno. La grammatica della lingua da lui creata non è nata semplicemente dalla sua fantasia: egli sfruttò le sue conoscenze in campo linguistico, da cui trasse i meccanismi più semplici per avere una lingua sì facile e regolare, ma anche allo stesso tempo, parlabile. Le milioni di persone che la hanno imparata ne danno prova. Dopo 120 anni, l'esperanto ha avuto l'approvazione di tantissimi personaggi famosi, tra cui Einstein, vari papi, scrittori ed altri uomini di penna, statisti ed persone di ogni calibro. La sua regolarità e la sua non ambiguità ottenuta con semplicissime regole, la rendono adatta ad essere usata come lingua sperimentale per un colloquio uomo-macchina, ma anche opere letterarie, anche degne di Nobel (candidati di recente due scrittori esperantisti).

"Ed adesso internet ci mette la sua"

Adesso non più roba da filosofi e letterati, questa lingua è alla portata di tutti, gratis, grazie soprattutto alla grande rete.

Ecco i "Rudimenti di esperanto" per principianti e curiosi, disponibili in formato PDF. Questo documento permette di avere un'idea abbastanza precisa sulla lingua e i suoi meccanismi in soli 20 minuti. Sicuramente non sufficiente, ma utile per imparare l'esperanto. I principianti avranno un piccolo riassunto della grammatica esperantista (ho preparato con una certa cura la tabella dei correlativi, ritengo meglio di tutte le precedenti fonti dalle quali ho imparato) e i curiosi possono avere una visione abbastanza varia e per gli scopi preposti anche completa, senza dover necessariamente imparare. Inoltre, per chi volesse contattarmi dopo aver letto, può farlo dalla pagina centrale di questo sito. Come esperienza insegna infatti, vedere direttamente la lingua e i suoi meccanismi vale più di 1000 pagine di descrizione:

Rudimenti di esperanto

Torna all'indice

CENNI DI FILOSOFIA, DISCUSSIONI E CARATTERISTICHE LINGUISTICHE

Prima di ogni altra cosa, è una lingua neutra. Il suo scopo è quello di rendere uguali uomini di lingue diverse, i suoi ideali sono quelli di uguaglianza e pace, ben riassunti nel Manifesto di Praga. è proprietà di tutta l'umanità, e non può essere quindi strumentalizzata per fini politici, religiosi o quant'altro possa rappresentare appartenenza ad un gruppo che non sia quello del genere umano, come affermato nella storica Dichiarazione di Boulogne (Francia).

Il ruolo ideale dell'esperanto sarebbe come seconda lingua. La propria lingua madre per i connazionali, un eventuale dialetto locale per la famiglia e gli amici che lo capiscono, l'esperanto per gli stranieri. Si salvaguarderebbero quindi le lingue etniche, e chi volesse imparare una lingua straniera (per sua scelta non bisogno, o perché è oggetto di studio a scuola) potrebbe sempre farlo.

Si può imparare velocemente, la sua pronuncia è chiara e questo evita la frustrazione che si ha nel riconoscere le parole sentite (e non lette).

 - perché non l'inglese, visto che c'è già?

Capitolo sempre discusso. Purtroppo non è neutro, chi è di madrelingua ha più possibilità di avere la meglio su chi lo impara. L'inglese è facilmente attaccabile a causa della sua pronuncia impossibile da ricavare dal testo scritto, se non dopo anni di studio e pratica. A chi è successo, dopo anni di studio di inglese, di decidere di vedere un film in lingua originale, e non capire un cavolo?  Poi ci si mettono i vari tipi di pronuncia, le consonanti a volte appena udibili... Alzi la mano chi capisce tutte le parole di una canzone in inglese prima di vederla scritta. Dovremmo avere in ogni casa una persona di madrelingua inglese. La grammatica, sembra relativamente semplice ma con un' infinità di eccezioni come ogni altra lingua etnica, e contiene comunque le sue insidie (specie per chi non parla una lingua germanica). A dire il vero, per come va il mondo oggi, ci si deve impegnare a conoscere anche le lingue straniere, specie l'inglese (anche per semplice curiosità, o cultura). Qui ci sono alcune motivazioni sul perché bisognerebbe abbattere qualche inutile barriera che oggi purtroppo esiste. Magari un domani non dovremo, ma potremo, imparare l'inglese.

 - Perché usarlo?

Principalmente perché funziona ed è neutro. Immaginiamo che nel Parlamento dell'Unione Europea, un giorno, per qualche strano motivo, si parlasse italiano. Tedeschi e francesi, che ci sembrano così precisi, ma anche gli altri, farebbero indubbiamente degli errori di pronuncia, parlerebbero con strani accenti. Per loro sarebbe più facile rendersi ridicoli anche parlando di cose serie. Perderebbero voti e potere sia loro che le loro nazioni. Tutti verrebbero in Italia a perfezionare la nostra lingua, e l'Italia, senza sforzo, guadagnerebbe economicamente e politicamente (non solo costi di traduzione quindi). Questa emigrazione per adesso favorisce i Paesi di madrelingua inglese, che non si distinguono per europeismo. Per fortuna non esiste il problema politico di raccolta voti direttamente dai cittadini europei, almeno per ora.

Mi rendo conto che questa parte su questa che sembra una discussione infinita comincia ad essere noiosa, e questi argomenti sono trattati ed ampiamente dibattuti anche altrove (anche io ho fatto la mia parte).

Per chi, dopo aver letto i Rudimenti di esperanto, o comunque per altro è interessato, sotto c'è qualche sito utile.

Torna all'indice

 

RISORSE PER IMPARARE L'ESPERANTO GRATIS

Torna all'indice

 

APPROFONDIMENTI

 - Sempre dal mondo wiki, l'articolo di Wikipedia dedicato all'esperanto.

 - Il sito della FEI (Federazione Esperantsta Italiana). Contiene anche una biblioteca di libri scaricabili

 - Tra le risorse in rete, il sito Lernu! (Impara!)

Torna all'indice

PRATICA, TESTI E LIBRI GRATIS IN ESPERANTO

 - per trovare qualcosa leggere, una volta imparato un minimo (pochissimo tempo), basta andare su Wikipedia, cercare un argomento, e sulla sinistra tra le tantissime lingue in cui l'articolo è stato scritto, quasi certamente ci sarà l'esperanto; si può anche accedere alla versione in esperanto di wikipedia (tra le prime 25 al mondo per contenuti: oggi, fine marzo 2009, conta più di 112.000  articoli)

 - Biblioteche virtuali in esperanto  con testi scaricabili in pdf ed altri formati, della Esperanto-Jeunes (Gioventù esperantista francese)

 - Fornita biblioteca di esperanto dalla Polonia. Letteratura originale e tradotta

 - Tekstaro de Esperanto, elenco di testi in esperanto su cui è possibile fare delle ricerche mediante un motore di ricerca interno. In formato HTML ed PDF.

 - Elibroj, libri elettronici in pdf (in gran parte classici della letteratura esperantista o traduzioni in esperanto di classici)

 - da non tralasciare le altre risorse, come associazioni esperantiste (occasione anche di incontro di gente nuova e diversa), riviste, pubblicazioni ed i soliti siti web;

 - Skype consente di ricercare e tenere in contatto persone parlanti questa lingua (basta fare una normale ricerca, selezionando l'esperanto come lingua). Probabilmente lo stesso varrà per altri programmi;

 - possono conoscere nuove persone, grazie ai gruppi esperantisti, attivi anche in Italia;

 - Infine un poco di canzoni e musica gratis in esperanto