Calabrese

Da Parracomumangi.

La Calabria è suddivisa in due grandi zone linguistiche appartenenti a quello che il linguista Giovan Battista Pellegrini definì italiano meridionale estremo, più la striscia più settentrionale, dove si parla, sempre secondo le definizioni del Pellegrini, l'italiano meridionale intermedio, del quale fa anche parte il napoletano[1]. In questa sezione ci sono brevissime note storiche ed infine degli appunti sull'ortografia per il calabrese, e qualche testo di esempio.

Italiano meridionale estremo

La denominazione italiano meridionale estremo riunisce i dialetti parlati nelle suddette zone della Calabria, in Sicilia, nella zona peninsulare della Puglia ovvero il Salento, e sorprendentemente il Cilento meridionale, che è in Campania, quindi una sorta di isola linguistica.

A parte per il Cilento, le aree dove si parla questa "coinè" sono unite da un passato comune, ovvero una rilatinizzazione avvenuta contemporaneamente, ed in ogni caso molto tarda. Perché rilatinizzazione? Molto rapidamente, Salento, Calabria e Sicilia sono state sotto il dominio bizantino che era di lingua greca. La Sicilia fu poi addirittura conquistata dagli arabi e non si sa molto quanto e se rimase il latino come lingua parlata. Furono normanni e svevi a riconquistare le regioni e ridiffondere il latino dell'epoca. Dalla Sicilia il passaggio dall'arabo a questo tardo latino fu più netto, e per tale motivo sull'isola abbiamo una maggiore e relativa unità linguistica. Al contrario il passaggio dal greco al latino fu più graduale, e per questo in Calabria e Salento ci ritroviamo maggiori varianti linguistiche, nonché delle isole linguistiche greche delle quali parlo qui.

Trovandoci a parlare di minoranze linguistiche non si può dimenticare l'arbëreshë, di origine albanese; esistono comunità arbëreshë in varie regioni del centro-sud Italia, che insieme vanno a formare l'Arberia.

In Calabria c'è il paese di Guardia Piemontese, dove si parla l'occitano a causa di migrazioni dal Piemonte di valdesi che per sfuggire alle persecuzioni religiose trovarono rifugio al Sud. Anche dovute a migrazioni dal Nord Italia sono dovute le minoranze gallo-italiche in Sicilia.

Appunti sul calabrese, ortografia e testi

È spesso difficile scrivere in un dialetto, perché è un idioma che spesso si impara da piccoli, e non si legge e scrive quasi mai. Ecco perché ho raccolto un poco di appunti che riguardano il Calabrese, cercando di coprire tutta la regione, oltre che a fare un'analisi fonetica il più possibile dettagliata:

Note

  1. La mappa dei dialetti italiani di G. B. Pellegrini è consultabile qui