Polacco/Vocabolario delle radici

Da Parracomumangi.

Una delle principali difficoltà che si ha studiando il polacco (e suppongo le altre lingue slave) è quella di ricordare il lessico. Nel mio caso particolare ciò che mi ha richiesto e richiede uno sforzo notevole è la memorizzazione dei verbi: alcuni si assomigliano ma hanno un significato talvolta diverso, talvolta simile o contrario. Se non si intuisce il meccanismo ciò causa problemi. Dico intuire perché in genere si insegna il polacco come si fa per altre lingue, ma credo che dopo il primo impatto sia doveroso dare almeno un'infarinatura sulla struttura del lessico e delle relazioni tra le parole che invece chi impara deve intuire. Non si tratta di fare un trattato di etimologia, ma delle nozioni che possono essere fatte notare affinghé siano sfruttate nella lingua quotidiana. Purtroppo sono ormai classiche delle leggende sull'apprendimento delle lingue "senza la grammatica", omettendo il fatto che le lingue così apprese non sono apprese bene (uso errato delle preposizioni, articoli, costrutti) a meno di non essere bambini. Ma se si vuole imparare qualcosa, lo si deve fare a 360°.

Avendo studiato ed usato l'esperanto e la sua struttura logica, mi viene automatico analizzare le parole e scomporle in parti più piccole, trovare relazioni tra parole senza dover minimamente pensare; talvolta ho sorpreso anche dei madrelingua che non avevano pensato a certe relazioni che a me apparivano chiare. Sulle capacità propedeutiche dell'esperanto ci sono molte fonti, ma purtroppo non tutti hanno la curiosità linguistica di impararlo. Metto quindi a disposizione dei gruppi di parole imparentate, affinché la parentela tra le parole, che aiuta la memorizzazione ma non viene insegnata sia trasparente a chi deve spendere molte energie per vederla.

Fare un vocabolario è una cosa ambiziosa e forse inutile (ce ne sono già parecchi), ma una cosa nuova merita la fatica di essere scritta se sopperisce ad una mancanza, e spero di farlo bene.

Avvertenze

  • Come leggere questa pagina: qui sono presenti solo delle traduzioni generali de "capifamiglia", la parola che dovrebbe generare le altre, e non traduzioni dettagliate da usare così come sono. Cliccare su ogni parola per avere la pagina della famiglia di parole. Per le coppie di verbi che differiscono solo per l'aspetto, la forma imperfettiva è sempre per prima, come è solito nei vocabolari
  • Nel caso dei verbi, si possono avere delle ulteriori parole derivate, come ad esempio i participi (che sono aggettivi: zakazać →‎ zakazany) o i nomi delle azioni (zakazanie), i gerundi (avverbi). A parte qualche eccezione, non sono indicate poiché le si può ottenere facilmente dal verbo e perché mi renderebbe il lavoro molto più lungo
  • Per quanto utile, non prendete questo come un riferimento esaustivo (non lo è), ma come un esempio su come studiare. Prendete un quaderno di quelli piccoli e resistenti, carta, penna e dizionario, aguzzate le orecchie e create la vostra raccolta di vocaboli.
  • Possono esserci errori, imprecisioni o mancanze, anzi certamente ci sono. Io non sono madrelingua: se ne trovate potete di segnalarmeli a parracomumangi [chiocciola] altervista . org

-bierać, brać, wziąć

-bierać, brać, wziąć
mettere, scegliere


Być, bywać

Być, bywać
essere, presenziare

Dawać, dać

Dawać, dać
dare

-glądać, -jrzeć

-glądać, -jrzeć
guardare

Jaw

Jaw
il sapere collettivo

Kazać

Kazać
dire/chiedere che sia fatto; mostrare

Kłaść, -kładać, łożyć

Kłaść, -kładać, łożyć
mettere, porre

Puszczać, puścić

Puszczać, puścić
lasciar andare/cadere


Approfondimenti, bibliografia

Molte parole sono la copiatura di miei appunti cartacei, creati pian piano sia usando il dizionario che chiedendo ai madrelingua, o ascoltando i madrelingua stessi (dal vivo o nei film) cercando di intuire regole e legami, poiché non sempre sono ben disposti a dare chiarimenti grammaticali. La cosa è comprensibile per il semplice fatto che un madrelingua non sempre è consapevole dei meccanismi che usa per esprimersi, o talvolta non li riesce a spiegare facilmente (questo vale per i parlanti di qualsiasi idioma).

Il dizionario italiano-polacco che uso è un tascabile DeAgostini, che è quanto di meglio sono riuscito a trovare. Nonostante la compattezza regge bene il confronto con dizionari più voluminosi. Porta perfettivo ed imperfettivo dei verbi (indice che è pensato o quantomeno adattato per gli italiani, cosa rara), e brevi esempi. Purtroppo è un tascabile, talvolta sorprende portando dei termini poco comuni, talvolta delude non includendone altri; oppure fornisce dei significati generici fornendo un significato che resta vago a chi lo ha consultato. Praticamente se la DeAgostini (che è presente in Polonia con le sue uscite in edicola) facesse un dizionario grande con tale qualità, non avrebbe rivali né in Italia che in Polonia, dove sono stampati dizionari voluminosi non solo per la quantità di informazioni ma anche per spessore della carta o grandezza dei caratteri, e comunque dedicati ai polacchi e non agli italiani.

Per approfondire ecco alcuni siti utili. Quasi tutti li ho usati solo dopo averli scoperti, ma poi sono rimasti inutilizzati nei segnalibri di Firefox, quindi non garantisco sulla qualità. È buono però averli tutti insieme (se ne conoscete altri, segnalate pure):

  • DeAgostini multilingue
  • Słownik Języka Polskiego (SJP) monolingue, per alcune voci c'è la declinazione/coniugazione
  • Wikizionario, coniugazione I (ed in basso le altre)
  • PONS.eu, pl <-> it + altre lingue <-> altre lingue
  • onet.pl, pl <-> it + pl <-> altre lingue
  • ling.pl, pl <-> altre lingue
  • Università di Pittsburg, pl ed inglese, purtroppo non italiano
  • megasłownik, sinonimi e contrari, anche traduzione in varie lingue
  • declinazioni
  • WordReference: ha recentemente una sezione inglese-polacco; la direzione opposta polacco-inglese è anche possibile ma non così affidabile in quanto non è altro che un'inversione automatica: spesso ci azzecca ma altre volte fa strani scherzi non essendo stato controllato da un umano.

Diritti

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